Cultura dell'Anima

Storia

La Collana Cultura dell’Anima fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli.

Nell’inaugurarla l’Editore proclamava di non voler contrapporre la Collana ad altre simili già esistenti nel panorama culturale italiano dell’epoca, ma intendeva piuttosto “offrire agli studiosi e ai lettori intelligenti cose importanti ma rare ad aversi, sia per la difficoltà della lingua, sia pure per la dimenticanza, sia per la scarsità delle edizioni“. La Cultura dell’Anima ha delle caratteristiche peculiari che la resero originale nei primi decenni del XX secolo e che la rendono interessante ancora oggi: “si presentavano, senza un definito criterio sistematico ed unitario, opere di filosofia antica e moderna, testi contemporanei o poco conosciuti come quelli delle filosofie orientali, testi di religione, di scienza, di letteratura”.

(da N. Tranfaglia – A.Vittoria, “Storia degli editori italiani”, Laterza 2000)

Progetto editoriale

Storia della cultura non si fa senza fare storia dell'editoria

Questa affermazione, che in quanto editori non possiamo che condividere pienamente, ci ha spinti ad intraprendere un progetto editoriale sicuramente ambizioso, ma che riteniamo di fondamentale importanza culturale, sia da un punto di vista storico che come offerta editoriale contemporanea: ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana “Cultura dell’anima” in un arco di tempo di cinque anni, con l’uscita di circa trenta volumi annuali.

In un’epoca in cui gli indici di lettura in Italia sono fra i più bassi d’Europa, e generi come la filosofia, la religione, la letteratura vivacchiano a basse tirature e faticano nel trovare spazio sugli scaffali delle librerie, noi della Carabba ci siamo proposti di immettere sul mercato nel corso di un quinquennio 163 testi di alto profilo scientifico (attualmente sono già disponibili oltre 120 titoli). Una scommessa che affrontiamo consci della qualità dei volumi da noi proposti e convinti che essi debbano trovare posto al giorno d’oggi in qualsiasi biblioteca, sia pubblica che privata.

La collana fu inaugurata nel 1909 con “Il primo libro della metafisica” di Aristotele, con introduzione e traduzione di Giovanni Vailati e si interruppe, dopo 163 titoli, nel 1938 con i “Testi Taoisti”, tradotti e presentati da Adriano Carbone