
"Cara Nerissa..." Lettere di Gabriele d'Annunzio a Zina Hohenlohe Wandelburg (1907-1921)
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Muovendo dalle lettere di Gabriele d’Annunzio a Zina Hohenlohe, dal poeta ribattezzata Nerissa, il saggio lascia intravedere nuovi “frammenti” di vita dannunziana, l’ufficiale quanto la privata, lungo il periodo compreso tra il 1907-1908, quando lo scrittore dimorava alla Capponcina, e il 1921, anno del doloroso rientro a Fiume. Nel mezzo, il cruciale 1915 che vede d’Annunzio prender stanza a Venezia e installarsi alla Casetta rossa, l’affascinante dimora sul Canal Grande degli amici Zina e Friedrich Hohenlohe Wandelburg Schillingsfürst, ora esuli a Lugano. All’interno d’una tipologia d’analisi incrociata, il saggio si è avvalso di tutte le fonti utili a ricostruire la vicenda del poeta e tanto bene quella dei proprietari della Casetta rossa. In tal modo, oltre agli scritti dannunziani rievocanti gli amici Hohenlohe e a rilevanti testimonianze coeve, fra cui le stesse lettere di Zina a d’Annunzio, sono state utilizzate numerose e diverse attestazioni: in particolare, la notabile documentazione reperibile presso gli Archivi del Vittoriale degli Italiani, l’Istituzione Biblioteca Classense, il Fondo Mariutti Fortuny (Biblioteca Marciana), e l’Archivio Centrale dello Stato-Consulta Araldica. Da ultimo, l’indagine si correda d’un tracciato biografico su Zina Hohenlohe, nota finora solo in quanto compagna del principe austriaco.