D’Annunzio e Fortuny. Lettere veneziane (1901-1930)
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Fine principale del saggio è quello di fornire una cronologia ragionata delle carte di Gabriele d’Annunzio a Mariano Fortuny, conservate a Venezia presso il “Fondo Mariutti Fortuny” della Biblioteca Nazionale Marciana: 13 lettere, cui si aggiunge un telegramma, stese tra il 1901 e il 1930, quasi tutte non datate e verosimilmente pervenute alla rinfusa. La silloge principalmente riguarda la tragedia “Francesca da Rimini”, per il cui allestimento scenico d’Annunzio s’era rivolto all’artista catalano nella primavera del 1901. La ricostruzione storico-critica muove, pertanto, dal contributo di Gino Damerini, il primo a pubblicare le carte dannunziane rendendo nota l’intricata vicenda della “Francesca”, che infine vide la cooperazione naufragare e il poeta rivolgersi allo scenografo Odoardo Rovescalli. Pur riconoscendo i meriti del giornalista veneziano, il saggio ne verifica la lezione sia in senso storico che filologico, giungendo a conclusioni diverse e/o diversamente argomentate. Il metodo utilizzato è strettamente documentario, poiché si avvale dei riscontri con inediti giacenti presso il “Fondo Mariutti Fortuny”, la Biblioteca Classense, gli Archivi del Vittoriale e del Museo Fortuny. Pari l’attenzione rivolta alle varie testimonianze edite: epistolari, in primo luogo le lettere di Eleonora Duse, e biografie, unitamente alla registrazione dei possibili indizi forniti dell’intratesto, come le spie tematiche e stilistiche significative delle circostanze della stesura. Da tale complesso ricostruttivo al contempo emerge la solidità del filo umano, non solo professionale, che sempre e fermamente legò Gabriele e Mariano.