Umberto Dante

Umberto Dante (Roma, 1948) è strutturato (Storia moderna e contemporanea) presso l’Università degli Studi dell’Aquila. In avvio la sua ricerca produce il volume Insorgenza ed anarchia (1979), di cui il prefattore Lucio Avagliano sottolinea l’innovativa individuazione di una fase “anarchica” ignorata dagli studi precedenti. L’interesse per i ceti illetterati prosegue con ricerche su artigiani, fonti criminali, emigrazione, storia locale. Due i lavori più ambiziosi: un saggio sull’Abruzzo e Molise nell’età contemporanea (Storia del Mezzogiorno, Edizioni del Sole); L’Italia dentro l’Italia (Colacchi, 2003). Per la storia delle comunicazioni di massa, fondamentali Il verosimile nelle arti visive (Textus, 1999), L’utopia del vero (Meltemi, 2002) e Le bandiere e i canti (Mursia, 2013). DI recente, con una svolta avviata presso Palombi nel 2010 (Ad ovest di Berlino in Una generazione in fermento), Dante critica la storiografia resistenziale-antifascista (in Abruzzo caso unico di polemica revisionista).