Carteggio D’Annunzio-Bruers
€18,00
Il carteggio di D’Annunzio con Antonio Bruers, l’amico bibliotecario-archivista del Vittoriale, rappresenta un altro capitolo importante della biografia dannunziana, collocandosi nell’arco temporale che va dal 1921 al 1935, ultimo periodo di vita del Poeta. Al di là dei legami umani che si instaurano tra i due corrispondenti, tema vivo delle lettere è la fruttuosa collaborazione che portò alla nascita e sistemazione della biblioteca dannunziana e del primo nucleo dell’Archivio del Vittoriale degli Italiani; mentre, sullo sfondo, emergono i rapporti ambigui che D’Annunzio manteneva con gli organi ufficiali del Fascismo, come l’Accademia d’Italia, di cui Bruers diventò Vicecancelliere. Bruers però non è solo il fedele esecutore delle volontà del Poeta. Ha tratto dal suo lavoro preziose osservazioni, poi via via raccolte nei saggi memoriali, tracciando così quelle linee di ricerca che sono diventate preziose per la più recente filologia dannunziana. Le continue richieste di favori, prestiti, disbrigo di faccende e commissioni si configurano come un servigio d’amore che Bruers svolge con estremo sacrificio ma volentieri e gratuitamente, pur vedendosi relegato nella posizione di subalternità, visto che con D’Annunzio non si ha mai la sensazione di trattare alla pari, anche nel più semplice scambio di opinioni. Si soggiace alla sua volontà, si obbedisce supinamente, a stento si arriva a un compromesso, si strappa magari una promessa che il più delle volte rimane tradita e delusa: affascinati dalla parola e dal Mito schiacciante, D’Annunzio regge e governa il filo del discorso, ne traccia la linea e ne mantiene la tensione giusta; sa come ricucire gli strappi e come riaccendere negli altri il desiderio di sé. Ancora una volta un carteggio è testimone di questo straordinario gioco di ruolo su carta, su cui si conducono (e si nobilitano) le esistenze di chi ha intrecciato con lui il suo passo.