Eredità illegittime
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Non una semplice cronaca delle elezioni politiche di fine Ottocento in Irpinia, ma l’affresco di un teatro realistico, un palcoscenico affollato di personaggi dalla spiccata umanità, a tratti degenere – deviata, appunto – e grottesca, che si muovono in un ristretto spazio provinciale spinti solo dal cieco imperativo del potere. Gli alti ideali del Risorgimento sono ormai eredità illegittime ed il piccolo comune di Pietrarea assurge ad emblema del malcostume nazionale che si annida dietro alle elezioni politiche. La historia minor diventa specchio della historia maior. Tra intrighi amorosi e disillusioni elettorali, gli aspiranti deputati si muovono in un ambiente ostile ai neofiti, costruendo la trama di un romanzo a metà tra il verismo e la narrativa politica. L’audace penna di Carlo Del Balzo cattura i particolari di uno spaccato del Meridione in cui l’ostinata ambizione al seggio parlamentare giustifica la gestione machiavellica di qualsiasi espediente. All’insegna dell’«istruire dilettando» lo scrittore-onorevole, nel suo «romanzo delle elezioni», narra l’ennesima vicenda di una nostra devianza atavica.