
Giovan Battista Casti tra Boccaccio e Voltaire
€18,00
Questo volume è dedicato alle Novelle galanti, l’opera più controversa dell’abate libertino Giovan Battista Casti (1724-1803), scrittore al suo tempo celebre in tutta Europa. La sua opera novellistica, pubblicata nel 1804 e subito inclusa nell’Indice dei libri proibiti – ma premiata da uno strepitoso successo editoriale – è qui oggetto di una sistematica lettura intertestuale. Molti dei racconti in ottave di Casti nascono infatti come riscritture di testi preesistenti: dalle novelle in prosa di Boccaccio, Masuccio Salernitano, Matteo Bandello, Agnolo Firenzuola, ai contes libertins di La Fontaine, Grécourt, Moncrif, Vergier, e soprattutto del maître a penser Voltaire. L’esame comparativo tra le riscritture e i loro ipotesti (talvolta plurimi) mette in luce non solo le riprese più o meno fedeli, le divergenze narrative, gli scarti formali ed espressivi, ma anche la nuova coloritura ideologica attraverso la quale la visione dell’autore emulato si travasa in una personale Weltanschauung. Innovando le storie dei suoi predecessori, Casti le aggiorna al gusto settecentesco e alla visione libertina, attraverso una scrittura vivace che conserva il tono brioso e salottiero della conversazione.