Lunario di molte vite
€12,50
Un’immagine suggestiva a suo modo esotica presiede a questo nuovo libro di Paolo Manetti; ed è quella di Armand-Jean de Bouthillier de Rancè, il nobile che alla fine del secolo XVII riformò l’ordine monastico dei trappisti, opponendo al chiacchiericcio mondano il più austero dei silenzi. La poesia di Manetti mette in scena da sempre il dramma dell’oscillazione: un turbinare e giustapporsi di opposte mozioni rese ancora più aspre all’orizzonte vuoto in cui si muovono. L’assoluta mancanza di qualsivoglia istanza metafisica, conferisce una luce tagliente alla divaricazione tra illusione e necessità inarginabile della materia. La poesia è vuoto d’esistenza; la sua sostanza è quella dei “sogni che sono una cavità senza orizzonte”. Come in una sorta di almanacco che mette insieme dati astronomici, il variare delle stagioni, memorie collettive, credenze e leggende popolari, il libro di Manetti costringe il lettore a immergersi nell’intricato labirinto della condizione contemporanea.